L’esistenza è abbondante. Non ci sarebbe bisogno di tutti questi milioni di fiori, di frutti, di forme di vita; i fiocchi di neve non sarebbero tutti uno diverso dall’altro, né ogni alba e ogni tramonto offrirebbero nuovi colori. Neanche tu saresti unico e irripetibile, se l’esistenza non fosse splendidamente abbondante. In questa consapevolezza, sorge un grazie che non si può esprimere. Si chiama gratitudine, il ponte naturale tra la presenza e l’abbondanza.
informazioni sul corso
da sabato 10 a domenica 11 novembre 2o18
- orari: 09.3o - 13.oo / 14.3o - 18.3o
- location: provincia di Bologna
- informazioni:
crediti formativi
La partecipazione a questo corso permette di ottenere crediti formativi professionali per Operatore Olistico e crediti di aggiornamento professionale ECP. Attività professionale disciplinata ai sensi della L. 14-01-2013 n. 4.
temi del corso
Abbondanza e Gratitudine, a present life acknowledgment
Ti sarebbe facile fare dei regali a qualcuno che, ogni volta, non ti ringrazia nemmeno? Anche se un regalo è fatto senza aspettative, continuare a farne a chi non esprime gratitudine diventa difficile. Chi non riceve più regali potrebbe pensare che tu non sia generoso, che sia ingiusto perché ne fai ad altri e non a lui. Ma, da un altro punto di vista, le cose non starebbero così. Si comprenderebbe che la responsabilità è di chi riceve i doni e non dice nemmeno un grazie, poiché con questo comportamento allontana da sé le occasioni di ricevere. Quanto detto potrebbe valere anche per la vita. A cominciare dalla nascita, essa offre continuamente doni, non soltanto sfide e difficoltà. Se però chi li riceve è distratto dal lamento, non sta usando tutta la sua forza interiore oppure è confuso da altre ragioni, rischia di non goderne, di non accorgersene neanche. Per ogni situazione, darà la responsabilità, se non la colpa, all’esistenza, alla società o a qualsiasi altra cosa diversa da se stesso. A lungo andare, questa attitudine si comporta come una profezia che si auto-avvera, rafforzando convinzioni errate e, soprattutto, inutili.
Questo corso è molto semplice e molto efficace. Semplice perché propone quella che in fisica è definita trasformazione passiva: basta cambiare il punto di vista di chi osserva. È molto diversa e assai più facile di una trasformazione attiva, dove a cambiare dovrà essere tutto il sistema. Abbondanza vuol dire vivere piacevolmente, gioiosamente, totalmente. Significa unire spirito e materia, manifestando questo nel proprio esistere. Gratitudine è lo spazio interiore che non nasce da una richiesta per ottenere risultati, ma che viceversa sgorga dal riconoscimento della vita presente. Da qui è possibile cambiare il punto di vista dell’osservatore. La vera abbondanza non può esistere senza la vera gratitudine, una invita l’altra. Quando il punto di vista è diverso, è diversa anche la risposta della vita, poiché quella semplice trasformazione individuale riconosce che il sistema è sempre stato generoso, pronto e abbondante. Si inizia a guardare ciò che non si vedeva, a cogliere quanto sfuggiva, ad aprirsi a ciò che aspettava. Allargando gli spazi del nostro orizzonte interiore, comprendiamo che siamo invitati al banchetto della vita, non a raccogliere le briciole che cadono dal tavolo.
Sessioni individuali
Il giorno successivo alla fine del corso Arshad è disponibile per sessioni individuali di Counseling. Per info scrivi qui